I maremoti in Puglia

Lungo le coste della Puglia meridionale sono stati rilevati gli effetti di alcuni tsunami generati in conseguenza di forti scosse sismiche. Ecco una cronologia.

5 Dicembre 1456

 

Il terremoto del 1456 è stato certamente uno dei più forti ed estesi eventi che hanno colpito l’Italia. La vastità dell’area interessata, comprendente Abruzzo, Molise, Basilicata, Campania e Puglia, fa pensare che si sia trattato di un evento multiplo, con più aree epicentrali dislocate lungo la catena appenninica.

Risultarono coinvolte anche le città della Puglia meridionale con gravi danneggiamenti a Lecce e a Brindisi (Baratta M., 1901) .

Effetti di un maremoto sviluppatosi in seguito al sisma sono stati rilevati da Mastronuzzi & Sansò (2000) nelle vicinanze di Torre Squillace (Porto Cesareo).

 

30 luglio 1627

In questa data si verificò un terremoto disastroso nel Gargano con epicentro situato nelle terre tra Lesina e San Severo (Foggia). A San Severo tutte le costruzioni e le torri furono distrutte; 800 circa furono le vittime. Furono danneggiati anche i villaggi vicini (Torre Maggiore, San Paolo, Serracapriola ecc.) dove morirono circa 4300 persone. Lungo il litorale fra Sannicandro e la foce del fiume Fortore, vicino al lago di Lesina, il mare si ritirò per circa 3-4 chilometri e poi sommerse il litorale e probabilmente il villaggio di Lesina (Del Vasto F. ,1627; De Poardi G.V., 1627; Foglia G.A., 1627). Anche le terre basse fra Silvi e Mutignano furono inondate . A Manfredonia le onde raggiunsero la metà delle pareti della città, circa 2.5 metri al di sopra della terra (Cerqua G.J.,1627). Alla bocca di fiume Saro (oggi denominato Faro), si potè osservare il ritiro del mare.

L’evento è stato studiato da Baratta M.(1894, 1897) e recentemente rivisto e modificato da Molin & Margottini (1982), da Guidoboni & Tinti (1988, 1989), Mastronuzzi & Sansò (2000) e da Gianfreda ed al. (2001).

 

6 Aprile 1667

Forte terremoto con epicentro localizzato vicino a Ragusa (la moderna Dubrovnik), sul litorale della Dalmazia.

Effetti di un maremoto sviluppatosi durante questo evento, sono stati localizzati a Torre Santa Sabina, a circa 30 chilometri nord da Brindisi (Mastronuzzi, G; Sansò, P., 2004).

 

20 Marzo 1730

Uno dei terremoti più forti verificatisi nella regione di Foggia. Epicentro localizzato vicino a Foggia, circa 30 chilometri lontano dal litorale. Intensità massima a Foggia con più di 500 morti.   Si registrò un aumento improvviso del mare che mandò in pezzi alcune barche a Siponto e a Barletta (Cirillo N., 1731).  Tsunami probabilmente accennato da Mallet R.(1852) che segnala lo stesso ritrovamento di descrizione in relazione del Cirillo.

 

20 Febbraio 1743

Forte terremoto nel Salento (Puglia) e nelle isole ioniche. Danni di maggior rilievo a Nardò, dove la maggior parte delle costruzioni andarono distrutte. Anche Lecce e Brindisi furono danneggiate gravemente. Il terremoto fu avvertito in una vasta area, coinvolgendo Calabria, Messina e Napoli; più di 160 furono le vittime.   Quanto allo tsunami, alcuni danni si ebbero nel porto di Brindisi, in cui “il mare si è ritirato” (Cagnes & Scalese, 1978; Scalese N.,1743).

Effetti del maremoto sono stati localizzati a Torre Santa Sabina, a circa 30 chilometri nord da Brindisi (Mastronuzzi & Sansò, 2004) e a Torre Sant’Emiliano, vicino Otranto (Mastronuzzi & Sansò, 2006).

 

8 Dicembre 1889

IndietroEpicentro sul Gargano. Avvertito in una zona molto vasta, includente quasi tutta l'Italia centrale (Baratta M., 1901).   “Lo tsunami forte” alla foce del fiume Fortore fu segnalato da Baratta M.(1936). Mare agitato a Termoli e a Mattinata (Anonimi, 1889).